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Gli "Octopus Salad" al Felt per la festa dei Diritti di Tutti

Venerdi primo dicembre dalle 21 la Tribute Band dei Beatles si esibisce per Diritti al Cuore

Il Primo dicembre ci sarà un evento a favore di Diritti al cuore all’insegna della bella musica e della solidarietà. Presso il Felt Club a San Lorenzo si esibiranno gli Octopus’s Salad, Tribute band dei Beatles all'interno della serata Festa per i Diritti di tutti. Durante la serata si festeggeranno anche i 25 anni di attività sociale che i volontari svolgono in molti campi a Roma e in Senegal: nel campo della difesa dei diritti umani, della non discriminazione, della pace e della non violenza. Alle 21 sarà presentata l'Associazione e proiettati alcuni corti e video tra cui Empatia, di Serena Arena. In mostra gli scatti di Siliana Arena fatti in Senegal e la mostra Humanity First. Alle 21.30 parte la musica: sul palco Alessio Ceccherelli, voce e chitarra ritmica; Fabio Ciarrocchi, voce e basso; Leonardo Rozera, chitarra solista e cori; Fabio Tarzia, batteria; Francesca Girardi, pianoforte, tastiere, effetti e cori; Federica Pietrangeli, cori, armonica e percussioni. Ingresso: 10 euro con consumazione. Parte dell'incasso servirà a finanziare i nostri progetti in Senegal a favore di donne e bambini.

La band

I musicisti sono sei amici che due anni fa, per un gesto di ribellione al logorio della vita quotidiana, si ritrovano a suonare in una sala prove, il loro octopus garden, mettendo insieme la loro passione per la musica e per i Beatles. Da allora ci hanno preso sempre più gusto, trasformando le prove del giovedì in un’occasione per reinterpretare le canzoni dei quattro di Liverpool in chiave moderna e ballereccia, ma senza dimenticare qualche chicca per gli appassionati.

Le artiste Siliana e Serena Arena

Fotografe e videomaker, raccontano il lato umano dei contesti in cui si trovano. Dicono di sè: "Viaggiando siamo entrate in contatto con l'essenza del mondo senza nessun filtro innamorandoci della bellezza dell'autenticità, fatta di persone, crepe, difficoltà, vittorie e grandi salti nel vuoto. Viaggiando abbiamo conosciuto tante persone e tante realtà che fanno sì che il mondo sia un kaleidoscopio di umanità e diversità incredibile e oggi le incontriamo di nuovo per parlare al mondo di loro, per dare luce a quello che queste realtà e queste persone rappresentano".

I contributi artistici

Il corto “Empatia” di Serena Arena è un elogio all’umanità. Alla sensibilità. A quel sentire che, in fondo, ci lega tutti quanti. È un invito a fare un passo verso l’altro, a correre il “rischio” di poter comprendere la prospettiva di un diverso punto di vista, ad abbattere quelle sovrastrutture e convinzioni che ci riempiono di pregiudizi. Senza empatia, tendiamo a chiudere la nostra realtà in un cerchio sempre più piccolo. Tendiamo a cercare etichette per le persone al di fuori del nostro piccolo cerchio: “l'altro”, “il problema” o persino “il nemico”, identificano chi si trova al di fuori. Queste etichette che tendiamo a creare ci impediscono di andare avanti e di crescere. Ci allontanano dalla consapevolezza che l'esperienza umana è un'esperienza condivisa. Abbiamo in comune molto di più di quanto crediamo… solo che vediamo diverse varianti della stessa realtà. Spesso scopriamo di avere una visione condivisa anche con coloro che hanno credenze diverse da quelle che possediamo. “Empatia” vuole essere uno spunto per concedersi di aprire gli occhi, il cuore e la mente. Per scegliere di entrare in contatto. Per scegliere la vulnerabilità di una connessione reale.Per abbattere l’egocentrismo. Per espandere il proprio universo morale. Per non dimenticare di restare umani. Per cercare di scardinare la presunta superiorità di qualcuno su qualcun altro, come contributo alla salute del mondo. Sono le diversità che ci rendono ricchi e forti.

Humanity First
La mostra fotografica Humanity First di Siliana Arena è un progetto che nasce nel 2019 e ancora in corso. Consiste in una serie di ritratti di persone di età, storie, background sociale e provenienze diverse, ad occhi chiusi, accarezzati dall'ombra di una mano che potrebbe rappresentare quella di chiunque. Il progetto è un tributo alla sensibilità di ogni essere umano nei confronti dell’altro. Un ammonimento ad ogni ideale di supremazia di una categoria sull’altra. Un pacifico messaggio di opposizione alla dilagante disumanità di cui siamo testimoni, ma di cui possiamo non essere complici. Humanity First è un elogio alla gentilezza umana e un invito a non dimenticarsene.