Presso l’Associazione Defrag di Roma, in Via delle Isole Curzolane, zona Tufello, hanno suonato gli Octopus’s Salad, cover band dei Beatles.
Malgrado il freddo pungente vi è stato un grande afflusso di persone: oltre 170 persone hanno cantato a squarciagola e ballato incessantemente grandi successi e piccole chicche della grande band inglese tra cui Please please me, Back in the USSR, All my loving, Hey Jude Don't let me down e il pezzo che ha dato nome al gruppo Octopus's garden.
La serata è stata riscaldata da un caloroso pubblico che ha ascoltato con attenzione anche l’intervento di un nostro volontario, Gioele che con poche parole ha illustrato le nostre attività lasciando spazio alle immagini del nostro spot di presentazione delle attività. E’ stato emozionante vedere in una sala così gremita le immagini del nostro Senegal scorrere sullo schermo. E che ha fruttato all’Associazione non solo un’importante visibilità, ma anche 700 euro da destinare ai suoi progetti.
Cerchiamo di conoscere un po’ la band.
Formazione: Alessio Ceccherelli, voce e chitarra ritmica; Fabio Ciarrocchi, voce e basso; Leonardo Rozera, chitarra solista e cori; Fabio Tarzia, batteria; Francesca Girardi, pianoforte, tastiere, effetti e cori; Federica Pietrangeli, cori, armonica e percussioni.
Ma chi sono gli Octopus’s Salad?
I musicisti, che hanno organizzato la serata devolvendo il loro compenso sono
sei amici che due anni fa, per un gesto di ribellione al logorio della vita quotidiana, si ritrovano a suonare in una sala prove, il loro octopus garden, mettendo insieme la loro passione per la musica e per i Beatles. Da allora ci hanno preso sempre più gusto, trasformando le prove del giovedì in un’occasione per reinterpretare le canzoni dei quattro di Liverpool in chiave moderna e ballereccia, ma senza dimenticare qualche chicca per gli appassionati.. Rispetto alla composizione classica si aggiungono quasi da subito le ragazze del gruppo, per poter ricreare atmosfere più ricche ed esaltare i cori; pianoforte, effetti alle tastiere, armonica, tamburello e il glorioso campanaccio hanno infatti consentito di ampliare il repertorio anche ai pezzi della seconda metà degli anni ‘60.
Ma la serata non sarebbe stata la stessa se fosse stata svolta in altra location. Il Defrag ci ha accolto con calore e la loro location ci ha fatto subito innamorare.
Attiva dal 2002, in un quartiere in cui non offre granché dal punto di vista artistico e culturale, l’Associazione Defrag_ è un faro, un’isola felice che propone servizi, laboratori di musica, teatro e ballo, eventi sociali e culturali rivolti alla cittadinanza, con particolare attenzione alle esigenze e alle proposte del territorio del Municipio Roma III che la ospita. La finalità del suo intervento è favorire l’integrazione e lo sviluppo della convivenza tra cittadini, organizzazioni, scuole e istituzioni del territorio. Il nome stesso Defrag_, d’altronde, sottolinea l'importanza attribuita alla possibilità di “deframmentare” il tessuto sociale, di integrare mettendo in rete le risorse più prossime spesso difficili da riconoscere.
Dunque, in conclusione, una serata indimenticabile che ha visto l’ottima musica e la solidarietà protagonisti, una serata che, chi ha vissuto, non vede l’ora di ripetere, e chi l’ha persa ancora si sta mangiando le mani dal rimorso!